«L’iniziativa non crea alcuna prospettiva»

Patrick Hauser è direttore dello storico Schweizerhof di Lucerna. Quando il discorso cade sull’Iniziativa della denuncia dell’UDC, al voto il 27 settembre, l’albergatore si esprime a chiare lettere: «L’iniziativa non crea alcuna prospettiva. È un’idea che non persegue alcun piano, è isolazionistica, rischiosa, da irresponsabili e persino ostile alla ricerca. La collaudata via bilaterale sta praticamente per essere distrutta». Secondo Hauser, l’accettazione dell’Iniziativa della denuncia metterebbe in moto un meccanismo inarrestabile: «Ne conseguirebbe l’abolizione non solo della libera circolazione delle persone ma di tutti gli accordi bilaterali, con effetti devastanti per l’intera economia nazionale».

La crisi fa emergere l’importanza degli accordi bilaterali

La crisi da coronavirus sta dimostrando quanto sia isolata la Svizzera. Il ramo turistico e quello alberghiero accusano più di ogni altro l’assenza di ospiti europei e d’oltreoceano. «Se passasse l’iniziativa, i facoltosi clienti clienti d’oltreoceano ci penserebbero due volte prima di sostenere gli oneri amministrativi e finanziari supplementari necessari a visitare la Svizzera durante i loro viaggi in Europa», dichiara Hauser. Gli ultimi mesi sono stati segnati dall’incertezza. A chiosa di quel periodo, l’albergatore di Lucerna dichiara: «La crisi da coronavirus ha fatto emergere il nostro desiderio di sicurezza. Se venisse accettata l’Iniziativa della denuncia, avremmo tutto fuorché quella». Poi aggiunge: «Ci stiamo giocando la via bilaterale, una soluzione collaudata che negli ultimi anni ci ha garantito stabilità e certezza nella pianificazione».

Mantenere i vantaggi degli accordi bilaterali

Gli Accordi bilaterali I sono un pacchetto di sette trattati che garantiscono molti vantaggi, anche e soprattutto al ramo turistico. I benefici sono evidenti, sia per gli ospiti, sia per le aziende. La libera circolazione delle persone consente infatti di reclutare senza troppe formalità i professionisti europei necessari alle imprese. L’attuale crisi ha fatto passare in secondo piano la carenza di personale specializzato. Ma Hauser è sicuro che si tornerà a parlarne: «Prima o poi il coronavirus sarà storia passata e a quel punto la carenza di professionisti ci darà di nuovo parecchio filo da torcere». Hauser vede con occhio critico gli argomenti dei padri dell’iniziativa: «All’introduzione degli accordi bilaterali e nel contesto dell’iniziativa contro l'immigrazione di massa sono state varate delle misure di accompagnamento come l’obbligo di annunciare i posti di lavoro vacanti. Negli ultimi anni l’occupazione dei lavoratori più in là con gli anni è aumentata, sia in generale sia nel nostro ramo. Inoltre non dobbiamo dimenticare che, dal punto di vista storico, l’immigrazione ha sempre seguito la congiuntura».

Ma in ballo non c’è solo la libera circolazione delle persone. Sono a rischio tutti gli accordi bilaterali. L’accettazione dell’Iniziativa della denuncia comporterebbe infatti l’abolizione di trattati rilevanti per il turismo come quelli in materia di trasporto aereo e terrestre e di agricoltura. È in gioco anche il Trattato di Schengen dato che l’UE lo considera un presupposto degli Accordi bilaterali I. Di conseguenza, sarebbero a rischio la normativa in materia di rilascio dei visti e la libertà di movimento, due fattori favorevoli per il turismo. L’albergatore commenta così l’ipotesi: «Una situazione così pericolosa si è presentata in occasione della votazione sul diritto sulle armi. Le conseguenze per l’economia nazionale non sono prevedibili e sono un rischio, non solo per il ramo turistico».

L’Iniziativa della denuncia, un rischio per il benessere del paese

Per Hauser, l’accettazione dell’Iniziativa della denuncia metterebbe a repentaglio anche il benessere della Svizzera: «Aboliti gli accordi bilaterali, non verrebbero solo a mancare gli ospiti di paesi esteri vicini e lontani. La fine di questi trattati rilevanti metterebbe a repentaglio anche il benessere nazionale e ridurrebbe il potere d’acquisto dei turisti svizzeri. Molti di loro non potrebbero neanche più permettersi di fare vacanza nel nostro paese». Anche per questo l’albergatore crede che sia necessario informarsi per bene. «Molti ignorano del tutto quanto sia alta la posta in gioco». Hauser vorrebbe che i votanti fossero più edotti in materia e cercassero le informazioni necessarie: «È importante sensibilizzare la gente. Tutti i fronti dovrebbero fare la loro parte e non mollare fino alla domenica del voto». A tal proposito è utile anche mobilizzare il proprio contesto, ad esempio sensibilizzando collaboratori e ospiti e spiegando loro cosa è in ballo. «Non facciamo politica in modo attivo. Ma quando si tocca questo tema dico quello che penso. E per quanto valuti l’iniziativa da ogni angolazione non capisco come si possa sostenerla».