​Consentire le festività nel settore alberghiero

Per la fine dell’anno è molto sentita l’esigenza di trascorrere il Natale e San Silvestro con la famiglia e gli amici. È per questo che in una lettera alla Presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga abbiamo delineato una possibile strada per rendere possibili le attività festive a condizione che la situazione epidemiologica continui a migliorare.

In caso contrario, sussiste il rischio che gli ospiti si trattengano e festeggino sempre più in locali privati dove le misure di protezione sono (o possono essere) difficilmente attuate e controllate.

In particolare, per quanto riguarda il Natale e il Capodanno, per il periodo compreso tra il 21 dicembre 2020 e il 3 gennaio 2021, chiediamo i seguenti adeguamenti:

• Abolizione dell’ora obbligatoria di chiusura per gli ospiti degli alberghi: attualmente, a partire dalle ore 23.00 gli ospiti degli alberghi possono essere serviti solo nelle camere dell’albergo. Il regolamento è più severo rispetto al lockdown di primavera. Ciò è sproporzionato e non è compreso dagli ospiti dell’albergo. Un servizio sicuro può essere garantito in qualsiasi momento tramite un rigoroso piano di protezione anche al di fuori delle camere degli ospiti. Si evita di far incontrare i gruppi degli ospiti.
• Riduzione dell’ora obbligatoria di chiusura per gli ospiti esterni: per le aziende alberghiere è importante poter mantenere il servizio oltre le ore 23.00, soprattutto durante il servizio di Natale e San Silvestro. Anche in questo caso, rispettando le misure di protezione, è possibile evitare di far incontrare i gruppi degli ospiti. Se le aziende dovessero chiudere alle ore 23, durante le festività molti ospiti trascorrerebbero le loro serate insieme a casa, dove è improbabile che si applichino misure di protezione.
• Rendere flessibile la regola delle 4 persone a tavola: la dimensione del gruppo di ospiti consentita dev’essere resa flessibile, in modo che le famiglie con parenti o amici intimi possano uscire a mangiare insieme in un ristorante o in un albergo a Natale o a San Silvestro. È incomprensibile che in locali privati - dove non devono essere attuate altre misure di protezione - possano mangiare e festeggiare insieme fino a dieci persone. 
• Consentire gli eventi professionali come gli spettacoli musicali con più di 50 persone nel settore gastronomico: attualmente non sono ammesse più di 50 persone in un ristorante o in un albergo se, ad esempio, per la cena di Natale viene ingaggiato un pianista professionale. Ci sono aziende di ristorazione che, grazie alle loro ampie sale, sono in grado di accogliere più di 50 persone, nel rispetto delle distanze e delle misure igieniche. Occorre tener conto di questa situazione.

Nella lettera sottolineiamo che il ramo ricettivo è pronto a contribuire alla riuscita delle giornate di festa in tempi eccezionali. Negli ultimi mesi abbiamo nettamente dimostrato che i nostri piani di protezione funzionano.

Richieste politiche sulla scia della crisi corona