​Proposte per uscire dalla crisi

Lo scambio aperto e costruttivo con il ministro dell’economia Guy Parmelin si è concentrato sull’apertura dell’economia e sulle relative misure di stabilizzazione. HotellerieSuisse ha presentato proposte e richieste per il rilancio del settore del turismo. Le sfide finanziarie ed economiche sono grandi per molte strutture ricettive perché le perdite subite non possono essere compensate.  Anche con le misure di alleggerimento concordate, lo sfruttamento massimo delle capacità rimane al di sotto della media (cfr. Sondaggio sul turismo a cura del KOF).

Richiesto un allentamento dei piani di protezione burocratica

L’attuazione delle rigorose regole nell’ambito dei piani di protezione pone il settore del turismo di fronte a grandi sfide. HotellerieSuisse richiede pertanto una riduzione delle regole di distanziamento ad almeno 1,5 metri, l’abolizione dell’ora di chiusura dei locali pubblici e l’autorizzazione a consumare in piedi, in modo da poter aumentare nuovamente lo sfruttamento massimo delle capacità e quindi garantire l’economicità. Sono state affrontate anche le contraddizioni in diversi sottosettori, come il fatto che i partecipanti a seminari possono sedersi insieme allo stesso tavolo senza regola di distanziamento nel ristorante dell’hotel, ma devono mantenere una distanza di 2 metri nelle sale del seminario.

Supporto per il ritorno alla normalità

Affinché si riesca ad uscire dalla crisi, sono necessarie ulteriori misure come la rinuncia all’ammortamento del credito. L’obiettivo non è quello di preservare le strutture, bensì di mantenere la capacità di effettuare investimenti e la competitività dell’economia ricettiva. In molte regioni, l’industria alberghiera contribuisce in modo significativo alla creazione di valore e assicura un gran numero di posti di lavoro.

Il settore degli alberghi nelle città ha bisogno di prospettive

Mentre l’allentamento dell’intera infrastruttura turistica era di importanza centrale per la stagione estiva e ha fornito un sollievo almeno parziale nelle regioni di vacanza tradizionali, la situazione nelle regioni urbane è drammatica. Il turismo internazionale ripartirà solo lentamente fino alla fine dell’anno. Oltre all’assenza di ospiti internazionali, è completamente crollato anche il turismo d’affari (seminari, fiere, viaggiatori d’affari). È quindi necessario un piano concreto per migliorare le condizioni quadro dell’industria alberghiera urbana in modo che il turismo cittadino rimanga allettante per i grandi eventi. Inoltre, l’apertura delle frontiere verso paesi terzi importanti per il turismo dovrebbe essere accelerata rapidamente, a condizione che i dati sanitari lo consentano, in modo da poter rilanciare il turismo nelle città.