​HotellerieSuisse è per il NO all’Iniziativa 99%

Il comitato esecutivo di HotellerieSuisse ha deciso lo schieramento in vista della votazione del 26 settembre.

Il comitato esecutivo di HotellerieSuisse dice NO all’Iniziativa 99%. L’iniziativa colpirebbe anche le PMI che creano posti di lavoro. A farne le spese sarebbe l’intera economia e con essa il ramo alberghiero. Inoltre, l’associazione si è schierata con il SÌ al matrimonio per tutti.

A fine giugno il comitato esecutivo di HotellerieSuisse ha deciso come l’associazione si schiererà alla votazione del 26 settembre. HotellerieSuisse rifiuta l’Iniziativa 99% e appoggia il matrimonio per tutti.

L’iniziativa 99%, dannosa per le PMI

Il ramo alberghiero si regge sulle PMI e verrebbe quindi colpito dall’Iniziativa 99% insieme all’intera economia. Vanno applicati gli stessi principi valevoli per altre aziende e altri rami: la ridistribuzione a pioggia non è né efficiente né auspicabile per l’economia nazionale. Ai vari difetti palesi dell’iniziativa si aggiunge l’eventuale incertezza che seguirebbe al cambio di paradigma. Un inasprimento dell’imposizione fiscale sui redditi da capitale ridurrebbe l’attrattiva del paese agli occhi di chi dispone di tali redditi e scoraggerebbe la formazione di patrimonio. Inoltre, il procacciamento di capitali e, più in generale, gli investimenti potrebbero diventare più complicati. L’iniziativa va quindi respinta in modo netto. Per scoprire tutti gli altri argomenti clicchi qui.

Il matrimonio per tutti, un atto dovuto da tempo

Il matrimonio per tutti è un atto dovuto da tempo a garanzia della parità di trattamento delle coppie omosessuali e bisessuali in Svizzera. Quasi tutti i Paesi europei e molti altri stati di tutto il mondo riconoscono già il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Schierandosi con il SÌ, HotellerieSuisse appoggia la diversità nel ramo alberghiero – un ramo che ritiene ovvio trattare allo stesso modo tutti gli ospiti e i collaboratori, a prescindere da caratteristiche come orientamento sessuale, credo, età, nazionalità e sesso. L’associazione è convinta che la diversità sia un fattore centrale per il successo del ramo.