Combinare in modo ragionevole redditività e sostenibilità
HotellerieSuisse sostiene la protezione attiva di clima e ambiente e un uso più efficiente delle risorse. L’associazione è in favore di misure di politica climatica su base volontaria e della loro incentivazione mirata.

Alla luce dei cambiamenti climatici, l’uso sostenibile delle risorse è più urgente che mai. Per ridurre le emissioni di gas serra e rispettare l’Accordo di Parigi sul clima, la Svizzera deve attuare la legge sul CO2 completamente rivista e conseguire così importanti traguardi verso un obiettivo netto pari a zero. Con un controprogetto efficace all’iniziativa per i ghiacciai e una strategia climatica a lungo termine, la Svizzera può definire misure economicamente sostenibili entro il 2050. Un ambiente e una natura intatti così come l’uso attento delle risorse sono importanti anche dal punto di vista turistico.
A che punto è il processo politico?
Contro la Legge sul CO2 è stato indetto un referendum. Si voterà il 13 giugno. In occasione della seduta del 25 novembre 2020 il comitato esecutivo di HotellerieSuisse ha deciso di appoggiare (Sì) la Legge sul CO2.
Perché HotellerieSuisse è a favore della Legge sul CO2?
Perché la sostenibilità è un vantaggio della nostra piazza. Tra le mete per vacanze, la Svizzera figura già tra quelle più sostenibili al mondo. In futuro, la sostenibilità acquisterà un peso crescente nella selezione delle destinazioni di villeggiatura. Allo stesso tempo, gli offerenti di servizi turistici si trovano ad affrontare ardue sfide dettate dal cambiamento climatico. Occorre quindi saper pensare nel lungo periodo e in termini globali e, nel contempo, agire a livello locale nel medio periodo. La preservazione della natura e del paesaggio è uno degli argomenti di vendita più importanti del turismo svizzero. Per questo e per l’obbligo morale di tutelare l’ambiente per le generazioni future, è necessario irrigidire le misure contro il cambiamento climatico.
La legge implica vari svantaggi, in particolare a livello di prescrizioni in materia di edifici. Non c’è un’alternativa?
Il ramo alberghiero è la spina dorsale del turismo svizzero e in quanto tale sposa una protezione efficace del clima e gli sforzi continui per una maggiore sostenibilità a livello economico e sociale. In ossequio all’Accordo di Parigi sul clima, la revisione totale della Legge sul CO2 lancia una serie di misure idonee che serviranno al raggiungimento degli obiettivi climatici svizzeri entro il 2030 e del saldo netto delle emissioni pari a zero entro il 2050.
Quali prescrizioni imporrà la nuova Legge sul CO2 a noi albergatori?
Nel 2023 scatterà un limite alle emissioni di CO2 dei vecchi edifici che dovranno sostituire il riscaldamento. I proprietari di immobili potranno installare un nuovo impianto a olio solo a condizione che l’edificio sia ben isolato. Il valore limite di 20 chilogrammi di CO2/anno per metro quadro di superficie di riferimento energetico si ridurrà di cinque chili ogni cinque anni. I cantoni che all’entrata in vigore della Legge sul CO2 hanno attuato le loro revisioni della Legge federale sull’energia possono posticipare l’applicazione dei nuovi valori limite fino al 2026.
La nuova Legge sul CO2 stabilisce che dal 2023 si applicheranno varie restrizioni ai vecchi edifici, il che comporterà ingenti investimenti aggiuntivi. Come sostenerli a livello finanziario?
Per il ramo alberghiero, che dipende fortemente dallo sfruttamento degli immobili, ciò significherà un aumento dei costi che andrà a sommarsi agli investimenti ordinari e agli sforzi necessari per superare la crisi da coronavirus. Per questo ci battiamo affinché la Confederazione e i Cantoni potenzino le loro misure di sostegno e promozione. Con la nuova Legge sul CO2 verrà inoltre istituito un fondo per il clima che concederà sostegni finanziari per il risanamento energetico. Informeremo i nostri soci non appena saranno stati resi pubblici ulteriori dettagli sull’attuazione.
Quali sono i vantaggi dell’implementazione della sostenibilità per il mio albergo?
Oltre a contribuire alla tutela dell’ambiente e del clima, potrà far leva sulla sostenibilità, un argomento di vendita sempre più importante. Aumentando l’efficienza energetica, potrà anche ridurre i costi della sua azienda.
HotellerieSuisse raccomanda di introdurre una tassa sui biglietti aerei. Ciò potrebbe avere effetti negativi sulla decisione degli ospiti esteri di venire in Svizzera. Perché l’associazione ha preso questa posizione?
Per HotellerieSuisse, questa tassa rappresenta una soluzione temporanea che dovrà restare in vigore fino a quando non sarà stata introdotta una tassa mondiale sul cherosene. Non appena quest’ultima sarà stata adottata, la tassa svizzera potrà essere eliminata.
L’introduzione di questa misura è prevista dalla nuova Legge sul CO2 e contribuirà a raggiungere il saldo netto delle emissioni pari a zero entro il 2050. HotellerieSuisse è in favore di un’applicazione più incisiva del principio «chi inquina paga» per la promozione della mobilità sostenibile. Questa posizione tocca anche il trasporto turistico. Ogni ramo deve fare la sua parte per garantire il raggiungimento degli obiettivi climatici. Il gettito così generato confluirà nel nuovo fondo per il clima che sosterrà i progetti per la riduzione delle emissioni di CO2 come, ad esempio, quelli per il risanamento energetico degli edifici. Inoltre, una parte ritorna alla popolazione (vedi domanda successiva).
Come è composto il fondo per il clima?
Il fondo per il clima è finanziato dal gettito generato da diverse tasse. I contributi più importanti provengono dalla tassa sui biglietti aerei e dalla tassa sul CO2. Circa un terzo delle entrate di quest’ultima confluisce nel fondo, mentre due terzi sono ridistribuiti alla popolazione e all’economia. Per contro, il 50 percento delle entrate della tassa sui biglietti aerei confluisce nel fondo per il clima, mentre l’altra metà del gettito viene ridistribuita alla popolazione su una base pro capite uguale.