IVA: pianificazione sicura per la ricettività
Aliquota IVA per le prestazioni alberghiere prorogata oltre il 2027. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale, dopo il Sì del Consiglio degli Stati a marzo.
Con l’approvazione di oggi, il Consiglio nazionale conferma l’elevata importanza dell’aliquota IVA ridotta per le prestazioni alberghiere. È fondamentale per la competitività del turismo. Ora spetta al Consiglio federale avviare velocemente il processo di modifica della legge per prorogare l’aliquota ridotta oltre il 2027 senza interruzioni.
HotellerieSuisse, la Federazione svizzera del turismo e GastroSuisse sono soddisfatte e sollevate dal fatto che anche il Consiglio nazionale, dopo il Consiglio degli Stati, si sia espresso chiaramente a favore del mantenimento dell’aliquota IVA ridotta del 3,8% per le prestazioni alberghiere. Questa decisione è un forte segnale a favore della competitività e della stabilità del turismo svizzero e fornisce alle aziende la necessaria sicurezza per la pianificazione, soprattutto in un contesto di instabilità geopolitica. È molto positivo che anche il Consiglio nazionale abbia riconosciuto la fondamentale importanza di condizioni quadro stabili per lo sviluppo a lungo termine della Svizzera come piazza turistica. L’aliquota IVA ridotta è uno strumento indispensabile in questa ottica.
Per un settore resiliente
Nonostante l’aumento del numero di bed night registrato dopo la crisi del coronavirus, è chiaro che il turismo resta un mercato estremamente dipendente dalla congiuntura e dal corso monetario. Fattori come la persistente forza del franco, le crescenti tensioni geopolitiche e il continuo aumento dei costi hanno un impatto diretto sulla domanda. È quindi ancora più importante che le decisioni politiche non vengano prese sulla base di tendenze a breve termine, ma nell’ottica di una stabilità duratura.
Convincenti argomentazioni del settore
La netta approvazione nel Consiglio nazionale dimostra che le argomentazioni del settore turistico, basate su solide fondamenta e ampiamente condivise, sono state ascoltate. L’aliquota ridotta non è stata considerata un privilegio, ma semplicemente ciò che è: un pilastro centrale per garantire la competitività internazionale di un settore orientato all’esportazione ma vincolato al territorio. Un aumento dell’aliquota avrebbe indebolito la piazza turistica e messo sotto pressione molte regioni, in particolare quelle di montagna, dove la creazione di valore dipende in larga misura dal turismo.
Attesa l’attuazione completa da parte del Consiglio federale
Con la decisione odierna, la palla passa al Consiglio federale. È fondamentale che presenti rapidamente un messaggio al riguardo, in modo che il processo parlamentare possa essere completato in tempo utile prima che l’attuale regolamento scada alla fine del 2027.
HotellerieSuisse e GastroSuisse, sotto l’egida della Federazione svizzera del turismo, continueranno a impegnarsi in modo costruttivo in ogni fase del processo politico e difenderanno con forza gli interessi del settore alberghiero e dell’intero settore turistico.