L’inutile obbligo di annunciare i posti di lavoro vacanti
L’obbligo di annunciare i posti di lavoro vacanti si è dimostrato inefficiente e crea notevoli oneri amministrativi a fronte di benefici esigui. Urgono quindi degli adeguamenti. Per questo HotellerieSuisse sostiene la mozione Rieder.
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Alla fine del 2017 il Consiglio federale aveva deciso come attuare la legge legata all’iniziativa «Contro l'immigrazione di massa». Così, il 1° luglio 2018, è entrato in vigore l’obbligo di annunciare i posti di lavoro vacanti, che da allora vanno segnalati agli Uffici regionali di collocamento (URC). Questo regolamento riguarda i gruppi professionali in cui la disoccupazione è del 5 percento o persino più alta. Solo dopo 5 giorni lavorativi dalla segnalazione, i posti vacanti possono essere offerti al pubblico o assegnati a candidati non registrati all’URC.
Il settore alberghiero e gastronomico è interessato da questo processo articolato.
Dalla sua introduzione l’obbligo di annunciare i posti di lavoro vacanti si è rivelato inutile. E oltretutto comporta notevoli oneri amministrativi per i datori di lavoro.
Per questo motivo si attende una modifica del regolamento da parte di Parlamento e Consiglio federale. La mozione Rieder (19.4560) propone un primo approccio all’adeguamento.
Sostegno alla mozione «Ridurre la burocrazia per rafforzare il mercato del lavoro stagionale»
La mozione chiede che il divieto di pubblicazione di cinque giorni lavorativi venga eliminato se l'Ufficio regionale di collocamento non è in grado di trasmettere al datore di lavoro dossier adeguati.
Inoltre, propone che i posti di lavoro stagionali siano esclusi dall'obbligo di annuncio se il datore di lavoro riassume gli stessi collaboratori.
Questo sistema ridurrebbe il carico di lavoro degli uffici di collocamento dei cantoni interessati.
Il regolamento attualmente in vigore non prevede queste deroghe e crea quindi inutili cavilli burocratici, che vanno invece eliminati.
HotellerieSuisse sostiene questa mozione.