Indennità per lavoro ridotto

Le regolamentazioni semplificate relative alle ore supplementari sono prorogate fino 2021. Le ore in esubero (ore supplementari) non devono essere detratte dalle ore perse. Resta confermato anche che il reddito da occupazione provvisoria non va conteggiato con l’indennità per lavoro ridotto.

No, l’ILR può essere richiesta per singoli reparti aziendali (=unità organizzative dotate di personale e mezzi tecnici propri) ma non per singoli collaboratori.

No. Non basta farvi riferimento in modo generale. Dal 1° settembre 2020 le aziende che fanno domanda di lavoro ridotto devono di nuovo specificarne i motivi e persino più dettagliatamente. Il datore di lavoro deve spiegare in modo verosimile in che modo le perdite di lavoro attese sono riconducibili alla comparsa del coronavirus (ad es. numero di storni).

L’ILR è pari all’80% della perdita di guadagno computabile.

Nell’arco di due anni il lavoro ridotto può essere fruito per una durata massima di 24 mesi.

Siccome la base di calcolo per la tredicesima è il salario lordo mensile medio nel periodo di calcolo, la tredicesima deve essere pagata all’80%.
Nel lavoro ridotto la tredicesima viene considerata come guadagno determinante.

Le imprese che tra il 1° marzo 2020 e il 31 dicembre 2023 hanno subito una perdita di lavoro superiore all’85 per cento del normale tempo di lavoro aziendale potevano superare il limite dei quattro periodi di conteggio.

Fino al 31 agosto 2020 un’azienda poteva beneficiare dell’ILR per al massimo 12 mesi in un termine quadro fisso di due anni. Dal 1° settembre 2020, la durata massima del diritto all’ILR è stata temporaneamente aumentata a 18 mesi. Per il periodo dal 1° luglio 2021 al 28 febbraio 2022 tale durata è stata ulteriormente prolungata a 24 mesi.

Se il Consiglio federale o il Parlamento non dovessero aumentare di nuovo la durata massima regolare di 12 mesi per il periodo dal 1° marzo 2022, a partire dal mese di marzo 2022 per tutte le aziende si applicherà di nuovo la durata massima di riscossione di 12 periodi di conteggio per ciascun termine quadro.

La durata massima del diritto all’ILR nel termine quadro può variare in seguito agli adeguamenti adottati dal Consiglio federale. Per ogni mese di conteggio, le indennità già riscosse nel termine quadro in corso vengono considerate in base alla regolamentazione in vigore in quel momento.

No, ciò era possibile solo fino alla fine di agosto 2020.

L’indennità per lavoro ridotto per gli apprendisti è possibile solo se l’attività è soggetta a chiusura per disposizione ufficiale. I ristoranti degli alberghi NON sono chiusi per ordine ufficiale, anche se possono servire esclusivamente gli ospiti dell’albergo. Inoltre deve restare garantita la formazione degli apprendisti e l’ILR è sussidiaria alle altre prestazioni di sostegno finanziario.

Sì. Le persone con contratti di lavoro a tempo determinato, sia rescindibili sia non rescindibili, hanno diritto all’ILR. Ciò vale in via provvisoria fino al 30 giugno 2021.  

Il diritto per coniugi/partner registrati del datore di lavoro occupati nell’azienda di quest’ultimo termina a fine maggio 2020. Se le condizioni sono soddisfatte, si può chiedere un risarcimento IPG.

Salariati a ore: Sì, per loro valgono gli stessi presupposti del diritto come per i lavoratori remunerati con un salario fisso mensile.

Dal 1° giugno viene meno l’indennizzo forfettario di CHF 3320 netti per «dirigenti» ovvero le persone con posizione analoga al datore di lavoro.

In linea di principio, quando si percepisce un’indennità per lavoro ridotto (ILR) sussiste sempre il cosiddetto obbligo di riduzione del danno. Il datore di lavoro è tenuto ad adottare tutte le precauzioni e le misure ragionevoli per riprendere il lavoro. Deve dimostrare di aver cercato di evitare o di ridurre il «danno» che insorge per l’assicurazione contro la disoccupazione, ovvero il versamento dell’ILR. Pertanto, in linea di principio l’azienda deve tornare operativa non appena ciò è consentito.

Se è oggettivamente impossibile attuare le necessarie misure comportamentali e igieniche e i piani di protezione, il lavoro deve rimanere sospeso. In questo caso, il datore di lavoro ha diritto all’ILR per i dipendenti interessati, a condizione che siano soddisfatti gli altri criteri di idoneità. Ciò vale anche se il datore di lavoro è in grado di dimostrare che la riapertura sarebbe un’attività in perdita pura e quindi aumenterebbe il rischio di licenziamenti o porterebbe a una chiusura definitiva. Anche in questo caso sussiste il diritto all’ILR in quanto le precauzioni e le misure sarebbero irragionevoli.

Se un’azienda decide di riaprire, ha diritto all’ILR per coprire la perdita di ore lavorative di quei dipendenti che non è in grado di occupare, oppure occupa solo parzialmente, a causa dell’assenza di clienti. Lo stesso vale per le aziende già aperte ma che possono rioccupare solo una parte dei collaboratori.

Sì, è possibile, ma i giorni di vacanza devono essere pagati dal datore di lavoro. Vengono detratti dalle ore di lavoro perso.

I giorni di malattia e di infortunio vengono detratti dalle ore di lavoro perso e devono essere pagati dal datore di lavoro, risp. dall’assicurazione indennità giornaliera per malattia.

I giorni di vacanza o festivi maturano anche durante il lavoro ridotto poiché i collaboratori continuano ad avere un «normale» rapporto di lavoro.

Il diritto all’ILR sussiste anche quando il datore di lavoro utilizza completamente o parzialmente il tempo di lavoro soppresso per la formazione continua dei lavoratori colpiti.

La formazione continua è pagata dal datore di lavoro e deve rispettare tutte le seguenti condizioni:

• procura capacità o conoscenze di cui il lavoratore può beneficiare anche nel caso di mutamento d’impiego o che gli sono indispensabili per mantenere il posto di lavoro attuale.
• è organizzata da persone competenti secondo un programma prestabilito.
• è rigorosamente separata dall’attività usuale dell’azienda.
• non giova esclusivamente o preponderantemente agli interessi del datore di lavoro.

La formazione continua è subordinata al consenso del servizio cantonale e va annunciata 10 giorni prima del suo inizio.